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COMUNICAZIONE EMPATICA: #04 le conclusioni

By 18 Ottobre 2021 No Comments
comunicazione empatica le conclusioni

ESERCIZIO n. 4 – SIAMO ALLA FINE, MA IN REALTÀ DOVREMMO ESSERE ALL’INIZIO

Ci ho pensato un po’ prima di lasciare questo esercizio per ultimo. Perché in realtà sarebbe il primo da eseguire nel processo della comunicazione empatica (o non violenta, approfondiremo). Però credo che sia più facile comprenderlo e praticarlo se si ha avuto a che fare con gli altri tre. Dunque, iniziamo!
Per fare in modo che la comunicazione con l’altro funzioni è necessario che entrambi guardiamo alla stessa realtà, che abbiamo uno scenario condiviso da analizzare e commentare. Per questo, insieme a un’indagine sulle nostre emozioni e bisogni, è importantissimo che impariamo a raccontare la realtà così com’è. Impossibile, diranno i più filosofici. Sì, è vero, l’obiettività totale è impossibile, ma possiamo fare uno sforzo importante in questa direzione: cerchiamo di descrivere la realtà solo per ciò che vediamo ”realmente” succedere in essa.
Ricordate l’esercizio n. 3? La nostra amica che parla di noi con il terzo ospite? Cosa sta accadendo realmente? Non sappiamo se la nostra amica ci sta prendendo in giro, se sta cercando di attirare l’attenzione, se sta agendo con malizia o se… prova tenerezza per il nostro modo di essere. Quello che sappiamo è che sta raccontando la nostra abitudine ad avvertire di un ritardo di appena 5 minuti. Partiamo e fermiamoci lì. Le ragioni, le intenzioni, le emozioni, le lasceremo emergere nel processo di comunicazione, e probabilmente scopriremo che è stata una gran fortuna e una possibilità quella di non aver affibbiato etichette alla realtà prima del tempo.
Quindi, per riassumere, questi sono i 4 passi (oltre che i 4 esercizi) che conducono alla comunicazione empatica:
Sforziamoci di descrivere (a noi stessi) la realtà per quello che realmente accade in essa
Guardiamoci dentro e cerchiamo di stabilire quale delle 5 emozioni primarie risveglia in noi
Analizziamo il bisogno che sentiamo sorgere
Esprimiamo una richiesta semplice e comprensibile, in prima persona, che parli delle nostre emozioni e dei nostri bisogni, e liberi l’altro di qualsiasi responsabilità
Da questo momento sì, che inizia la comunicazione!
Provate e prossimamente parleremo delle origini di questa pratica e di come possiamo utilizzarla nella vita quotidiana e in alcune situazioni complicate o di stress, a casa o al lavoro!

(Foto di Jennifer Griffin, Unsplash)

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