È un modo per coltivare una più piena presenza all’esperienza del momento, al qui e ora. Grazie alla Mindfulness riusciamo ad uscire da automatismi e dall’inconsapevole assenza nei piccoli gesti quotidiani.
Allenando ed esercitando il cervello con le pratiche di Mindfulness possiamo modificarlo e creare nuovi percorsi. Questo perché il cervello è dotato di neuroplasticità.
Avventurandoci in nuove esperienze chiediamo al nostro cervello di creare nuove connessione e di darci risposte e soluzioni differenti.
Secondo la scienza dobbiamo prestare attenzione per poter ottenere cambiamenti neuroplastici a lungo termine.
Dobbiamo quindi riuscire ad affrontare ogni processo mentale con un maggiore controllo volontario in modo tale da superare in maniera positiva tutte le difficoltà della vita.
Jon Kabat-Zinn, fondatore del Center for Mindfulness in Medicine, Health Care, and Society e creatore del protocollo Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) definisce la Mindfulness “un modo particolare di prestare attenzione, basato su tre caratteristiche: con intenzione, nel momento presente, senza giudicare”, ovvero essere consapevoli di ciò che accade mentre sta accadendo.
La nostra realtà è il risultato delle nostre convinzioni subconsce che abbiamo formato nei primi anni della nostra vita; per il resto della nostra esistenza tendiamo ad utilizzare il Pilota Automatico classificando le esperienze di vita in categorie per le quali abbiamo sempre le solite risposte.
Con le pratiche di Mindfulness andiamo ad interrompere queste risposte automatiche riportando al centro le risorse della persona e non le problematiche.
Torniamo al qui e ora.