Ogni respiro è un’onda, un mare da navigare.
Ce lo diciamo tra bambini, ci capiamo al volo e il gioco è fatto.
Iniziamo costruendo una barchetta di carta, e decorandola come più ci piace. Per qualcuno sarà una nave pirata, per qualcun altro una barchetta a remi. Accogliamo le differenze, perché nel mare c’è posto per tutti.
Poi ci distendiamo, se siamo in tanti formiamo un cerchio, e appoggiamo la nostra barca sulla pancia, iniziando a respirare profondamente.
Siamo la barca e il mare, siamo insieme il marinaio e la natura che sostiene e muove, letteralmente, il suo viaggio. A ogni respiro l’onda si solleverà, ma la barca non dovrà capovolgersi.
Ad ogni respiro il marinaio saprà che dovrà controllare la sua rotta, e il mare morbidamente lo accompagnerà.
Una bella meditazione e un bel modo di intendere l’equilibrio, ricordando che respirare è il più essenziale scambio che abbiamo con il mondo esterno. Continuamente riceviamo e continuamente rilasciamo, e l’armonia tra queste azioni è il fondamento dell’armonia del nostro stare al mondo.
(la foto della barchetta gialla è di Alex Padurariu, Unsplash)
